Secondo i dati del 2016, i costi di gestione rifiuti annui pro capite è di 167,97 euro.
Costi di gestione rifiuti e costi smaltimento rifiuti: ecco come vengono calcolati
Questo è quanto emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani 2016 pubblicato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Una cifra data dalla somma di diverse voci, che fanno capire quanto a ciascuno di noi costa tutto il comparto rifiuti.
Si va dai 58,98 euro annui pro capite per l’indifferenziata ai 46,35 annui per la raccolta differenziata, passando attraverso i 32,09 euro per i costi comuni ed i 22,53 euro per spazzamento e lavaggio strade. Arrivando, infine, a 8,01 euro a testa all’anno per i costi di remunerazione del capitale.
Costi smaltimento rifiuti: i Dati Ispra
Si tratta di dati giunti su un campione di 5.800 comuni, corrispondenti ad oltre 48 milioni di italiani. Sviscerando questi dati si vede come i costi di gestione rifiuti aumentino con la crescita della dimensione comunale.
Nei comuni fino a 5 mila residenti si paga 131,76 euro per abitante ogni anno. Mentre in quelli di oltre 50 mila abitanti questi salgono a 191,03 euro pro capite. Parlando poi dei costi specifici di raccolta e smaltimento rifiuti, si evince come nel 2015 i più costosi siano stati – inevitabilmente – batterie ed accumulatori esausti per i quali si è speso 86,90 euro/ton.
A ruota in questa speciale “classifica” anche:
- 38 euro/ton per gli oli commestibili esausti,
- 33 euro/ton per smaltire i pneumatici usati
- 22,1 per la frazione umida.
Costi smaltimento rifiuti: 3 macro aree
Nel loro complesso i costi di gestione rifiuti sono composti da tre grandi voci:
- costi d’uso capitale
- costi comuni
- operativi di gestione.
All’interno di queste tre aree sono compresi tutti i passaggi che portano dalla raccolta allo smaltimento rifiuti, passando per il lavaggio delle strade, le spese per il trattamento ed il riciclo, quelli della raccolta differenziata ed, infine, tutti i costi amministrativi.
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